domenica, aprile 15, 2007

Validità del registro cartaceo

L'allegato tecnico dell'AUI che specifica la tenuta dell'archivio unico nulla dice sulla sua validità. In particolare non specifica che ne debba essere utilizzato uno all'anno, anche perché questo sarebbe un controsenso per quelle realtà che effettuano molte registrazioni all'anno.
Quello che viene detto, però, è che ogni registrazione deve essere conservata per almeno 10 anni.

domenica, aprile 01, 2007

Vademecum Antiriciclaggio

Desidero segnalarvi un vademecum con la guida agli adempimenti antiriciclaggio a carico degli avvocati, a cura del Prof. Dott. Ranieri Razzante, docente di Legislazione antiriciclaggio nell’Università di Macerata.

Il link dove scaricarlo è 2248_oua_antiriciclaggio.pdf

Per comodita riporto la prefazione del documento di 140 pagine.

L’ambizione di questo quaderno è quella di contribuire a informare i colleghi
sulla normativa e le tematiche del Dlgs 20 febbraio 2004, n. 56, comunemente conosciuto come “legge antiriciclaggio”.
Per far ciò abbiamo fatto ricorso alla scienza del Prof. Ranieri Razzante, docente
di legislazione antiriciclaggio nell’Università di Macerata, il quale ha redatto la
guida.
E’ fuor di dubbio che l’immissione sul mercato di ricchezza di provenienza illecita
produce un danno a tutti i soggetti economici (per esempio, massicci reinvestimenti
immobiliari indirizzati in un determinato territorio possono incidere sul livello
dei prezzi al punto tale da rendere più gravoso, se non impossibile, l’accesso al
bene casa a chi estraneo al circuito criminale). Si tratta perciò di un danno sociale,
che va combattuto.
Tuttavia, in uno stato di diritto, la sicurezza è una garanzia che va coniugata con le
altre garanzie primarie del cittadino, tra cui campeggia il diritto di difesa, senza il
quale la libertà individuale non è che flatus vocis. Il diritto di difesa è di tutti, anche
del reo, sicché la collaborazione alla giustizia dell’avvocato va intesa in chiave dialettica, cioè nella sua funzione di contraddittore istituzionale dell’autorità procedente.
Prima, durante o fuori dal giudizio, non si può perciò indebolire il ruolo dell’avvocato,
il cui pilastro essenziale è il rapporto fiduciario col cliente fondato sull’inviolabilità
del segreto professionale, inconciliabile con l’obbligo di segnalazione delle cosiddette “operazioni sospette”.
Né ai fini pratici tale obbligo appare utile o efficace fin quando manchi una riserva
legale della consulenza giuridico-contrattuale a favore delle categorie professionali
individuate dalla normativa, perché per eluderla basterebbe servirsi di professionisti
o soggetti diversi da quelli elencati.
Per questo motivo l’avvocatura italiana si è espressa criticamente sul modo in cui
la direttiva europea è stata recepita, soprattutto con riguardo al regolamento attuativo del Dlgs 56/04.
Si tratta ancora una volta di trovare un equilibrio tra autorità e libertà, un equilibrio
che non sia frutto di considerazioni od opposizioni aprioristiche, ma il risultato
di una conoscenza approfondita e diffusa.
E’ perciò importante che gli avvocati assimilino i principi e le logiche della
nuova normativa di cui sono o saranno destinatari, non solo per evitare sanzioni,
ma anche per elaborare de jure condendo, quali garanti delle libertà individuali, proposte correttive che coniughino al meglio la sicurezza con le altre garanzie fondamentali.
Michelina Grillo
Presidente OUA

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