Di interessante c'è da notare che l'88% delle segnalazioni proviene da banche.
Antiriciclaggio
Denaro contante nel mirinodi Mario Mirabelli
Nel periodo che va dal 1997 ai primi mesi del 2008 sono state in Italia più di 70mila le segnalazioni antiriciclaggio fatte all’Ufficio Italiano Cambi, oggi diventato Ufficio di Informazione Finanziaria dipendente dalla Banca d’Italia. Tanti gli obblighi per i professionisti imposti dalla Comunità Europea. Intermediari finanziari e dal 2006 anche gli stessi professionisti hanno segnalato in totale più di 66.000 operazioni a rischio di riciclaggio e più di 3.500 operazioni sospette di veicolare finanziamenti al terrorismo. Un numero in continuo aumento: nel 2007 le operazioni segnalate hanno superato le 12.500 con un incremento del 21,1% rispetto alle oltre 10.300 del 2006 e un aumento del 38% rispetto alle oltre 9.000 segnalazioni del 2005. Secondo stime effettuate dal Centro Studi Analisi Statistiche Finanziarie Economiche e Commerciali, nei primi sei mesi del 2008 le segnalazioni sono state circa 7.000. Nel 2007 l’88,3% delle segnalazioni antiriciclaggio è stato fatto dagli enti creditizi, il 5,8% dai Money trasfer, il 3,4% dalle Poste, l’1,9% dalle assicurazioni e lo 0,6% dagli intermediari tra cui Sim e Sgr. Dalle elaborazioni di stima relative al 2008 risulta che più del 50% delle segnalazioni proviene dalle regioni del Nord contro un 35% del Centro e il 12% dal Sud. Più nel dettaglio è la Lombardia ad essere in testa con quasi il 35%, seguono il Lazio con il 18%, la Campania con il 9%, il Piemonte con il 7% e poi Veneto 6,5%, Emilia Romagna 6% e Toscana 5,5%. Anche per il 2007 e gli inizi del 2008 è il denaro contante a confermarsi come il principale fattore di anomalia avvertito e comunicato dagli intermediari nell’operatività della clientela: il versamento e prelevamento costituisce la maggior parte delle operazioni segnalate. In Emilia Romagna nel primo semestre del 2008 risulta essere Bologna la città con il più alto numero di segnalazioni seguita da Modena e Parma, mentre quella che ha il minor numero di segnalazioni è la provincia di Ferrara.
* Centro Studi Analisi Statistiche Finanziarie Economiche e Commerciali