La normativa antiriciclaggio pone infatti ogni professionista nella condizione di non poter agire con la dovuta serenità, in quanto l'assenza dell'anonimato può esporlo, ingiustamente, a procedure sia penali che civili
Infatti il professionista non è tutelato contro le azioni possibili da parte del "segnalato". Baresi elenca solo azioni penali o civili; io aggiungerei anche altri tipi di azioni meno legali ma più efficaci.
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