mercoledì, maggio 21, 2008

Antiricialggio e formazione

Purtroppo non sono riuscito a pubblicare il presente annuncio con dovuto anticipo, ma spero che comunque possa risultare utile a qualcuno.

Da andrialive.it:
Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani

Professionisti e PMI, a lezione di antiriciclaggio

Oggi alle 15.30 presso il Centro Congressi di Andria. Interverranno Marcello De Trizio, Presidente dell’Ordine, e Luciano De Angelis, Dottore Commercialista, Pubblicista, Docente SSEFF.

di La Redazione

L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani organizza una nuova conferenza, “Le nuove forme sull’antiriciclaggio per i professionisti e le PMI”.

Previsto per mercoledì 21 maggio alle 15.30 presso il Centro Congressi di Andria, l’incontro sarà preceduto dai saluti del Presidente dell’Ordine, Marcello de Trizio.

Successivamente interverrà il Dr Luciano De Angelis, Dottore Commercialista, Pubblicista, Docente SSEFF, che si soffermerà su varie tematiche. Dalle limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore (la soglia dei 5.000 € ed il concetto di operazine frazionata e collegata) alle disposizioni restrittive sugli assegni bancari e postali (trasferibilità, assegni m.m., imposte sui moduli), dalle novità su assegni circolari, vaglia postali e cambiari fino al divieto di conti e libretti anonimi o con intestazione fittizia.

Il relatore si occuperà anche di obblighi di comunicazione al MEF delle infrazioni, di sanzioni, obblighi per i professionisti, obblighi per sindaci e revisori.

Al termine dell’intervento del Dr De Angelis, ci sarà spazio per le risposte alle eventuali domande.
La partecipazione al convegno, libera ed aperta ai collaboratori di studio (previa prenotazione obbligatoria dal sito www.uniformat.it), costituirà credito formativo per 3 ore.

mercoledì, maggio 14, 2008

Considerazioni sugli agenti immobiliari e mediatori creditizi

Sul blog mondocasa, troviamo una interessante analisi su come gli obblighi antiriciclaggio pesino sugli agenti immobiliari e mediatori creditizi.

Sotto la minaccia di sanzioni, gli agenti immobiliari devono osservare norme che risparmiano altri attori dell’ambiente finanziario
14. Maggio 2008, 12:08

Il fenomeno relativo al riciclaggio del denaro illecito condiziona ormai da oltre 15 anni l’attività immobiliare. La disciplina italiana in materia cerca di realizzare un efficace sistema preventivo insieme agli altri paesi aderenti al Gafi (il Gruppo d’azione finanziario sul riciclaggio di denaro sporco, che fa capo all’Ocse), che hanno la stessa esigenza di contrastare l’utilizzo distorto del sistema economico-finanziario per movimentare capitali illeciti e/o illegali. Per le categorie di Agenti immobiliari e Mediatori creditizi, tutto è iniziato il 22 aprile 2006, con l’adozione del regolamento di cui al D.M. n.143/2006 emanato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, attuativo del D.lgs. 20 febbraio 2004 n. 56, e dei vari provvedimenti dell’Uic. Dopo circa 20 mesi di prima interpretazione degli adempimenti antiriciclaggio, il quadro normativo è stato significativamente rivisto dal D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 che, nel dare attuazione alla direttiva 2005/60/CE (la cosiddetta “terza direttiva antiriciclaggio”), precisa l’indirizzo emerso a livello comunitario circa il necessario coinvolgimento di molte categorie di professionisti e di altri soggetti obbligati nella lotta al riciclaggio del denaro e di movimentazioni di capitali illeciti e/o illegale.

Lo scopo è di evitare l’inquinamento del sistema finanziario da proventi illeciti, richiedendo il coinvolgimento di molti soggetti obbligati, che sono quindi chiamati a espletare gratuitamente e anche con oneri di adempimento le funzioni di collaborazione contro l’inquinamento del sistema delle transazioni lecite. Gli Agenti immobiliari e i Mediatori creditizi devono svolgere il ruolo di consulenti globali con l’obbligo di spendere la propria qualificazione, oltre che tempo e denaro, per offrire il proprio contributo professionale al fine di difendere quello stesso sistema di prevenzione dell’illecito. Un ruolo da rivendicare. In questa prospettiva, gli Agenti e i Mediatori avrebbero il diritto di rivendicare il ruolo di attore principale, chiedendo un pubblico segno di riconoscimento professionale, anche perché questi adempimenti incidono profondamente sullo svolgimento dell’attività dei soggetti obbligati e interessati e, in caso di inosservanza, comportano un pesante regime sanzionatorio. La nuova disciplina, infatti, li impegna all’obbligo di avviare la procedura di “Adeguata verifica alla clientela” (Customer due diligence) al posto del principio della “Presunta conoscenza del cliente” (Know your customer), alla registrazione e conservazione dei dati, alla segnalazione di operazioni sospette nonché alla comunicazione al Mef delle transazioni che violano le limitazioni all’uso del contante.
Gli obblighi sono tanti e si ritrovano con riferimento sia alle normative vigenti e applicabili sia ai risvolti applicativi, tenuto conto anche delle posizioni assunte dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Unità di informazione finanziaria e delle varie interpretazioni fornite. Con il D.lgs. n. 23/07, una delle particolarità della materia antiriciclaggio è data dalla stratificazione di interventi normativi diversi nel corso del tempo con diverso panorama normativo e disposizioni applicative: a) il Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231; b) la Circolare del ministero dell’Economia e delle Finanze 19 dicembre 2007 n.125367; c) la Direttiva n. 2005/60/CE. Fiaip, dal canto suo, si è da tempo attivata per ricevere istruzioni pratiche operative e interpretazioni autentiche dagli organi ministeriali competenti in materia, affinché la platea dei “soggetti obbligati” possa godere di illustrazioni pratiche di primo livello. Sotto la minaccia di sanzioni, gli agenti immobiliari devono osservare norme che risparmiano altri attori dell’ambiente finanziario. Una situazione da sanare per rendere più efficace il sistema Obblighi di vigilanza sì, ma siano uguali per tutti 14 I N F R M A disciplina antiriciclaggio.

Armando Barsotti , Luciano Passuti e Alberto Zamberletti
Ufficio Studi Fiaip

Fonte: www.bpmediagroup.it

martedì, maggio 06, 2008

Segreto professionale

Da sempre le norme antiriciclaggio si portano dietro uno strascico pesante. E' l'obbligo di riservatezza e di tutela del segreto professionale che stride enormemente con l'obbligo di "denunciare" i propri clienti in particolari casi.

Questo problema viene esaminato sul sole 24 ore.

Gli Albi a difesa del segreto professionale
di Angela Manganaro

È difficile capire, quando si muove denaro, chi sta davvero dietro un'operazione. C'è sproporzione tra controllo e possibile illecito. Si potrebbe violare il segreto professionale, quindi la Costituzione. Troppi compiti investigativi per professioni che restano pur sempre «liberali». Sono i difetti delle norme antiriciclaggio vecchie e nuove (le prime in vigore da due anni, le ultime da domani) elencati dagli Ordini di notai, avvocati e commercialisti. Da quando è entrato in vigore il decreto legislativo 56/2006 che recepisce la seconda direttiva Ue sull'antiriciclaggio, i professionisti devono segnalare le operazioni se sospettano "lavaggio" di denaro sporco e, da dicembre, di piani terroristici. Da domani devono segnalare eventuali infrazioni perché si abbassa la soglia per la circolazione del contante, da 12.500 a 5mila euro.
Gli avvocati fanno presente che nel resto d'Europa i nuovi obblighi stanno creando problemi di costituzionalità. «Siamo favorevoli alla lotta al riciclaggio – dice Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale forense – ma due sentenze delle Corti costituzionali belga e francese hanno rilevato un contrasto tra segnalazione e segreto professionale. Anche se i primi dati dicono che i legali ne fanno sono pochissime (7 su un 174 segnalazioni fatte dai professionisti nel 2007 ndr), perché meno coinvolti, stiamo studiando un modo per rendere le direttive Ue compatibili con l'articolo 24 della Costituzione».
I notai guardano ai problemi che crea l'indagine sul cliente. «Siamo soddisfatti per l'alleggerimento degli oneri formali di raccolta dei dati rispetto al decreto 56/2006 – dice Cesare Licini, che si occupa di antiriciclaggio per il Consiglio nazionale del Notariato –. Con le nuove regole abbiamo però più difficoltà perché è complesso capire il titolare effettivo, cioè la persona a cui fa capo la situazione giuridica: non abbiamo né vorremmo avere poteri inquisitori». Anche perché, dall'altra parte della scrivania, ci sono «società fiduciarie ossessionate dalla segretezza».
I commercialisti vedono nell'imposta di bollo di 1,50 euro per ogni assegno libero «un eccesso di delega». Enricomaria Guerra, esperto della materia per il Consiglio nazionale riassume il malcontento così: «Il testo unico che raccoglierà le nuove norme è stato redatto senza aver ascoltato le nostre proposte. C'è troppa sperequazione tra oneri e onori: abbassare la soglia per assegni vuol dire che i commercialisti dovranno segnalare anche pagamenti cash da 5.100 euro. Non è nemmeno comprensibile perché in alcuni controlli ci sovrapponiamo alla Guardia di finanza. Adesso stiamo cercando un confronto e aspettiamo chiarimenti».
La lettura delle regole sulle operazioni frazionate diverge tra le categorie. «Al contrario dei notai, non crediamo che se si paga in più tranche e in contanti, una fattura superiore a 5mila euro ci sia infrazione», dice Guerra. I notai, invece, vorrebbero «un'interpretazione funzionale della norma»: «Se lo scopo è rendere tracciabile il pagamento, quando entra nell'atto notarile non ha bisogno di ulteriori controlli», osserva Licini.

Guide del sole 24 ore

Ho trovato interessante la seguente raccolta di guide del sole 24 ore. Quindi autorevoli e pratiche allo stesso tempo.

Il contenuto si riassume come segue:
Videoforum
Pagamenti sotto controllo -Videoforum con il direttore generale dell'Abi Giuseppe Zadra

Gli immobili
Negli atti di trasferimento è d'obbligo indicare le modalità di pagamento senza omettere il compenso per il mediatore
Il testo della guida

Gli assegni
I principi generali della nuova disciplina e i limiti per gli assegni liberi e le girate
Come cambiano gli assegni
Antiriciclaggio, ridotta a 5mila euro la trasferibilità degli assegni
Assegni, i vecchi carnet evitano il bollo

Il contante
I limiti all'uso del contante e gli altri mezzi di pagamento: carte di credito, bancomat, bonifici
Pagamenti in contanti inferiori a 5mila euro
Invii congrui alla capacità economica
Bonifici e Rid: non ci sono restrizioni sugli ordini alle banche
Titoli al portatore: per i libretti nuovo giro di vite sui saldi
Adeguata verifica per i titolari delle carte

I controlli
Gli obblighi di segnalazione di professionisti e intermediari a Fisco e ministero dell'Economia
La verifica dei clienti diventa stringente
Antiriciclaggio, cosa cambia dal notaio
Parcelle in contanti, limite a 500 euro
Lo studio obbligato a riversare in banca

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