sabato, gennaio 12, 2008

Direttive 2005/60/Ce e 2006/70/Ce

Dal 29 dicembre 2007 è entrato in vigore il decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, che recepisce la direttiva 2005/60/ce, a contrasto del riciclaggio di denaro sporco e del finanziamento ad attività terroristiche, e la direttiva 2006/70/ce, sui criteri tecnici semplificati di identificazione e verifica della clientela.

E' tutto spiegato per bene in due articoli apparsi sul sole 24 ore e reperibili qui e qui. Li riporto per comodità del lettore, ma rimando alla fonte per maggiori dettagli ed approfondimenti.

Primo articolo.

27 DICEMBRE 2007
Antiriciclaggio, sabato 29 cambiano le regole
di Giampaolo Conforti




Entreranno in vigore sabato 29 dicembre le nuove regole sull'azione antiriciclaggio cui sono chiamati i professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, notai, avvocati, revisori contabili e tributaristi) con l'obbligo di identificazione e registrazione della clientela. Con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» 290 del 14 dicembre (Supplemento ordinario 268) del decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007 vengono recepite nel nostro ordinamento la direttiva 2005/60/Ce per prevenire il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo e la direttiva 2006/70/Ce sui criteri tecnici per le procedure semplificate di verifica della clientela.
In pratica, i professionisti sono soggetti all'obbligo di «adeguata verifica» della clientela quando la prestazione professionale ha per oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità pari o superiori a 15mila euro (anche nel caso di prestazione occasionale); quando l'operazione è di valore indeterminato; quando, indipendentemente dai casi di esonero, ci sia il sospetto di riciclaggio e finanziamento del terrorismo (articolo 15 del decreto legislativo). Oltre alla verifica del cliente è dovuta la registrazione nell'archivio antiriciclaggio. Il tutto con l'obbligo di conservazione decennale di dati e documenti.
Sono esentati dagli obblighi di verifica, identificazione e registrazione chi svolge la «mera attività di redazione e/o trasmissione delle dichiarazioni dei redditi » e chi effettua gli adempimenti in materia di amministrazione del personale (si veda «Il Sole-24 Ore»dell'11 dicembre).
Per i notai gli obblighi di registrazione si intendono assolti con la tenuta dei repertori e la descrizione dei mezzi di pagamentonelle compravendite immobiliari (si veda la legge 248/06, richiamata dall'articolo 38, comma 6 del nuovo decreto).
L'identificazione del cliente avverrà attraverso un documento tra quelli elencati nel Dpr 445/2000 (per esempio passaporto, carta di identità, patente di guida di autovettura o nautica e porto d'armi).Saranno annotati gli estremi e fatta una fotocopia ( come detto dal Garante della privacy, sia pure per le banche, nelle «Linee guida» del 25 ottobre, pubblicate sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 273/07).
In alcuni casi si è ecceduto: come per il notaio, che deve identificare il funzionario della banca che eroga il mutuo all'acquirente di un immobile.
L'obbligo di segnalazione di operazioni sospette (articolo 41) non si applica,poi,per le informazioni ricevute dal cliente nel corso dell'esame della posizione giuridica o dei compiti di difesa e rappresentanza in giudizio (articolo 12, comma 2).
Sugli obblighi di segnalazione di sospetto di denaro o beni di provenienza illecita –trasformati in vera e propria notitia criminis
(articolo 41) – l'Ufficio italiano cambi (Uic) ha formulato nel febbraio 2006 degli «Indicatori di anomalia».
Si tratta, per esempio, della riluttanza del cliente a fornire informazioni, dell'uso di documenti che appaiono contraffatti, del fatto che il cliente cambi spesso professionista o compia operazioni verso Paesi a rischio o in paradisi fiscali. O, ancora, del fatto che si investa in immobili senza adeguati mezzi economici, vengano costituite società o gruppi complessi e articolati, e infine, si occulti ricchezze con sopravvalutazioni o sottovalutazioni di poste o cespiti.
27 DICEMBRE 2007
Secondo articolo:
28 Dicembre 2007
Antiriciclaggio, oggi primo via. Professionisti scettici
di Laura Cavestri



«Trasformare l'Ordine in una "centrale di Polizia" di smistamento delle segnalazioni antiterrorismo è, prima che privo di senso, neppure praticabile». È lapidario il giudizio di Luigi Martino, presidente, a Milano, dell'Ordine dei dottori commercialisti (in chiusura) e dell'imminente Albo unico con i ragionieri (dal 1° gennaio). I nuovi adempimenti contro le rotte illegali del denaro, in vigore da oggi, non convincono gli Ordini. Non mette in dubbio, Martino, il principio. Ma segnala come l'aumento degli adempimenti significhi «scaricare su terzi costi e responsabilità».
Anche Lucio Strazziari, presidente dell'Ordine forense bolognese segnala dubbi interpretativi e organizzativi: «Mi serve tempo per studiare bene gli obblighi. Ma per come siamo strutturati qui – 15 persone in tutto – la capacità di indagare e "filtrare" le segnalazioni all'Uif non l'abbiamo».
Gli Ordini professionali – con l'eccezione del Notariato – sembrano per lo più scettici e impreparati al debutto dei nuovi obblighi antiriciclaggio. Adempimenti e sanzioni scattano da domani, in base alle regole del decreto legislativo 231 del 21 novembre che, recependo la III direttiva Ue, ha riscritto le norme di verifica della clientela, registrazione e segnalazione all'Uif, l'Unità di informazione finanziaria istituita presso la Banca d'Italia, che dal 1° gennaio sostituirà l'Ufficio italiano cambi. Ieri Via Nazionale, con una nota, ha ricordato l'imminente passaggio di consegne.
Gli Ordini territoriali saranno "filtri intermedi" tra il professionista che segnala e l'amministrazione che riceve. Con una funzione pubblicistica di tutela della riservatezza e di attendibilità della segnalazione che per i presidenti non è letta come opportunità ma come obiettivo difficilmente realizzabile. Per Gerardo Longobardi, presidente dei dottori commercialisti di Roma, «servirebbero soldi e tempo per il rodaggio». Eppure il tempo – quasi un anno tra pareri e passaggi ministeriali e parlamentari – ai professionisti non è mancato.
Per qualcuno, in realtà, non sarà forse necessario tanto allarme, come spiega Giuseppe Colavitti, consigliere del Consiglio nazionale forense con delega all'antiriciclaggio. Ieri il Cnf ha diffuso le «prime valutazioni interpretative degli obblighi gravanti su Ordini forensi e avvocati» (il documento è disponibile sul sito www.Ilsole24ore.com). L'articolo 43 comma 2 del decreto, ha spiegato Colavitti, «prevede che gli Ordini che possono ricevere le segnalazioni siano individuati con decreto di Economia e Giustizia. Noi avvocati abbiamo chiesto che le nostre sedi non siano chiamate a questi compiti». Insomma, il professionista riceverà periodiche linee guida ma informerà individualmente l'Uif senza coinvolgere l'Albo. Una linea su cui si erano orientati anche i dottori commercialisti, spiega Giovanni Stella, ma che «anche a causa del passaggio di consegne al nuovo Albo unico con i ragionieri non è stata ufficializzata. Mi auguro – ha concluso Stella – che anche il nuovo Consiglio nazionale agisca sulla via intrapresa dai legali». D'accordo anche Lucia Starola, per i ragionieri. «Anche perché – spiega ancora Longobardi – i grandi studi professionali, presenti per lo più su Roma e Milano, sono in grado di autodotarsi di "mini-strutture" antiriciclaggio assai più del loro Ordine professionale».
L'unico giudizio complessivamente positivo sulle novità arriva dal Notariato, che per primo ha reso note le sue specifiche. «Questa normativa – spiega il notaio Bruno Barzellotti – giunge a una più attenta considerazione delle peculiarità delle varie categorie professionali e calibra le misure di prevenzione in funzione del diverso grado di "rischio" riciclaggio. Trasmetteremo all'Uif le segnalazioni dei nostri iscritti. Ma puntiamo a un'azione bilaterale con gli organi ministeriali per migliorare gli indici di anomalia. Il sistema è migliorabile. Ma intendiamo esserne parte».

Le date e i controlli

Dal 29 dicembre
Partono i nuovi obblighi di vigilanza per intermediari finanziari, professionisti, revisori contabili e altri soggetti (come chi svolge attività di recupero crediti, gestori di case da gioco, mediatori immobiliari).
I controlli
I controlli si articolano in tre fasi: adeguata verifica della clientela, registrazione e segnalazione all'Unità di informazione finanziaria (Uif).
Le sanzioni
In vista anche nuove sanzioni. La responsabilità amministrativa delle imprese si estende a ricettazione, riciclaggio e impiego di beni o denaro di provenienza illecita
Dal 1° gennaio 2008
L'Ufficio italiano dei cambi (Uic) è soppresso. Poteri e funzioni passeranno alla Uif (l'Unità di informativa finanziaria)
Gli Ordini «filtro»
In base all'articolo 43 del decreto legislativo 231/07 «Gli Ordini professionali che possono ricevere, ai sensi del comma 1, la segnalazione di operazione sospetta dai propri iscritti sono individuati con decreto del ministero dell'Economia, di concerto con la Giustizia». Gli avvocati hanno già chiesto di non essere coinvolti. Il notariato, invece, si è detto favorevole
28 Dicembre 2007

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